giovedì 10 dicembre 2009

Mostra Edward HOPPER


Edward Hopper
14 ottobre 2009 - 31 gennaio 2010
Palazzo Reale, Milano

Dal 14 ottobre 2009, fino al 31 gennaio 2010, Palazzo Reale ospita una grande retrospettiva dedicato ad uno dei maggiori artisti del realismo americano: Edward Hopper.

La mostra, realizzata in collaborazione con il Whitney Museum di New York, che possiede il maggior numero di opere donate dalla moglie dell'artista, e la Fondazione de l'Hermitage di Losanna, è una delle più complete mai dedicate all'artista in Italia.
Essa è ripartita in sette sezioni.
Si apre con i lavori del periodo iniziale della formazione, con autoritratti e studi, nonchè con illustrazioni realizzate per diverse riviste.
Prosegue con le incisioni, attraverso le quali Hopper cominciò a farsi apprezzare dalla critica, per poi continuare con l'esposizione degli olii elaborati nel corso dei suoi tre viaggi a Parigi.
La seconda metà degli anni '20 vede Hopper impegnato a creare uno stile personale costituito da soggetti tipicamnte americani, con case squadrate, immense distese, spazi caratterizzati da ombre geometriche e soggetti colti in momenti di solitudine o di chiusura interiore. Hopper è stato definito il pittore del silenzio.
I suoi lavori avevano una lenta e meditata elaborazione. Protagonista dei personaggi femminili, sua moglie Josephine Nivison, che ha posato come modella per quasi tutte le opere.
Questa lenta e meticolosa elaborazione dei suoi soggetti è documentata in mostra con una serie di disegni perparatori per quadri famosi come 'Nighthawks'' o 'New York movie', 'Gas', ecc.
Altre sale sono dedicate a 'l'erotismo di Hopper' in cui è indagato il tema dell'erotismo femminile 'spiato' nella sua intimità e nudità. Ci sono poi capolavori come 'Girlie Show' del '41, 'Morning Sun' del '52, 'A woman in the sun' del '61 ed altre opere che hanno contraddistinnto il suo percorso artistico.
Il grande pittore del realismo americano, che non si riconosceva in questa definizione e diceva di dipingere 'semplicemente sè stesso', ha creato delle immagini tipiche in cui la scena americana e i suoi soggetti trovano immediato riferimento, tanto che da alcuni critici Hopper è considerato un precursore della Pop Art.
All'interno della mostra è collocata anche una istallazione che ricostruisce la scenografia dell'opera Morning Sun, in cui il visitatore può entare, e diventare egli stesso protagonista del quadro. Un filmato permette di apprezzare la storia del 'pittore del silenzio'.
Antonio Laviano spiega ai visitatori la vicenda artistica e umana di questo grande uomo.













Nessun commento: