Palazzo Reale Milano
Palazzo Reale, dal 17 ottobre 2017 al
18 febbraio 2018, presenta la mostra dal titolo “Toulouse Lautrec –
il mondo fugace”.
Si tratta di una esposizione
monografica di circa 250 opere di Toulouse Lautrec, prevalentemente
di provenienza dal Museo Toulouse Lautrec di Albì, che ripercorre
l'intera carriera dell'artista, morto precocemente all'età di circa
37 anni.
Nato ad Albi, nella Francia
meridionale, nel 1864 da genitori provenienti da due delle famiglie
nobili piu' antiche ed illustri di Francia, Henry de Toulouse-Lautrec
matura il proprio talento artistico a contatto con il mondo di
Montmartre, che dalla seconda metà dell'800, comincia a diventare
uno dei quartieri del divertimento più apprezzati e famosi di
Parigi.
La mostra si apre con un percorso
fotografico-biografico dell'artista, mettendo in evidenza anche l'uso
della fotografia non solo quale strumento d'ausilio per la sua
produzione artistica, ma anche quale mezzo per farsi immortalare in
varie pose e costumi, evidenziandone il carattere ironico e giocoso,
che caratterizzera' anche parte delle sue opere.
La sala dedicata ai lavori iniziali è
anche tematica: infatti ha ad oggetto quadri, disegni e litografie
con cavalli e cani, primi soggetti di interesse e indagine
grafico-pittorica, che saranno presenti in tutta la carriera (es. 'Il
fantino' (1898));
seguono poi ritratti di impostazione
accademica, eseguiti nel periodo dell'apprendistato presso gli studi
degli artisti Bonnat e Cormon(1882 -'86), ma anche lavori della
produzione piu' matura, ove Toulouse Lautrec ha ormai raggiunto
padronanza di stile e notorieta' (ritratti di dandies e amici), con
particolare interesse verso la figura femminile dai rossi capelli
(Carmen, Jean Avril).
La mostra prosegue con il mondo dei
cabaret e dei cafè-concerto di Montmartre, con i suoi protagonisti
immortalati nei manifesti che hanno dato fama a Toulouse Lautrec,
agli artisti che vi si esibivano (la Goulue, Jean Avril, Cadieux,
Aristide Bruant, May Belfort), e ai locali stessi (Moulin Rouge,
Eldorado, Mirliton). Viene messa in evidenza la portata innovativa
nella grafica di Lautrec che, attraverso un raffronto con le stampe
giapponesi, fonte di ispirazione e impostazione strutturale delle
opere stesse, provvede ad innovare l'arte litografica pubblicitaria.
Altre sale monografiche sono dedicate
alle soubrette Yvette Gilbert e alla ballerina americana Loie Fuller
(quest'ultima vero simbolo dell'ArtNouveau, con la sua danza
serpentina, riprodotta in un cortometraggio dei fratelli Lumiere), al
pari ritratte da Lautrec con la sua caratteristica linea sintetica,
efficace, ironica ma avanguardistica.
L'interesse di Toulouse Lutrec si volge
al teatro, e in mostra vi sono diverse litografie che rappresentano
momenti e scorci di questi ambienti, con ritratti di attori in scena
o in costumi tipici (Marcelle Lender è la sua musa del periodo).
Segue l'esposizione di litografie ed
opere a olio dedicate alle ragazze delle case chiuse, pensate e
realizzate nel periodo in cui Lautrec viveva e lavorava a fasi
alterne nei bordelli per frequentatori agiati (1892 -96), e coronata
dall'album “Elles”: per questa raccolta di 11 litografie a tema,
egli si ispira, nella ideazione, alle stampe erotiche giapponesi di
Utamaro, ambientate nelle “Case verdi” del quartiere di piacere
di Edo (in mostra, una saletta è dedicata a queste ultime).
Varie litografie poi hanno ad oggetto
altri temi verso i quali Lautrec ha avuto interesse (es. l'album di
litografie con disegni ispirati a canzoni popolari).
La mostra si chiude con una raccolta di
manifesti: creati per altre collaborazioni (riviste, case editrici,
concorsi, ditte di produzione di articoli sportivi, litografici e
fotografici) e realizzati al culmine della carriera, costituisco il
testamento grafico di un' artista che, pur appartenendo al mondo
ottocentesco, si proietta nella modernità novecentesca, prima di
morire per complicazioni dovute all'alcolismo e alla sifilide nel
1901.
Antonio Laviano esegue la visita
guidata interpretando sotto forma di “tableau vivent” i vari
personaggi ritratti da Lautrec, trasformando la stessa in un vero e
proprio show, nello spirito della mostra e del carattere
dell'artista.
Nessun commento:
Posta un commento