lunedì 15 ottobre 2012

Mostra  PICASSO

Picasso 
Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi
Palazzo Reale, Milano
20 settembre 2012 - 6 gennaio 2013 
(prorogata al 27 gennaio)

Dopo circa dieci anni dall'ultima monografica dedicata al grande genio dell'arte del '900, le sale di Palazzo Reale ospitano, a partire dal 20 settembre 2012, circa 250 opere della collezione del Museo Nazionale Picasso di Parigi, tra le quali alcune famosissime, e altre mai esposte al di fuori del museo parigino. 
Il percorso espositivo è organizzato secondo un criterio cronologico che tiene conto dei vari 'periodi' di Picasso, dal cosiddetto 'Periodo blu' e 'Periodo rosa', a quello della rivoluzione cubista, a sua volta suddiviso in 'Cubismo Analitico' e 'Cubismo Sintetico', per transitare attraverso il periodo del 'Ritorno all'ordine' e del 'Classicismo',  a quello in cui è evidente l'influsso del Surrealismo, fino al 1973, anno della sua morte. 
Quadri, sculture, ceramiche, tecniche e stili diversi danno un'idea della versatilità e del talento dell'artista che, forse più di tutti, ha dato una svolta decisiva al modo di vedere e rappresentare la realtà, secondo un'ottica realmente moderna nell'espressione artistica del xx secolo. 
La mostra, preceduta da una gigantografia dell'opera 'Guernica', nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale (a ricordo della prima esposizione monografica dedicata a Picasso nel 1953, sempre a Palazzo Reale), si apre con lavori del 'Periodo Blu', di cui famosi sono 'La morte di Casagemas' (1901) e 'La Celestina' (1904).
Il 'Periodo Rosa', durante il quale la tavolozza si schiarisce con la predominanza delle tonalità rosate, ha ancora per protagonisti il mondo del circo e dei giocolieri ('I due fratelli' ('05), scultura 'Il Giullare') mentre comincia a manifestarsi nell'artista l'interesse per l'arte di Cezanne e l'arte tribale, delle sculture totemiche e delle maschere africane. Questo duplice interesse porterà alla semplificazione e geometrizzazione volumetrica delle forme anatomiche, che confluiranno nell'opera protocubista delle 'Demoiselles d'Avignon' ('07), di cui in mostra sono presenti diversi studi preparatori.
Il cosiddetto 'Periodo Negro', porta all'accentuazione scultorea dei piani pittorici secondo le linee dell' Arte Negra',
Da questo momento in poi, Picasso e Braque procedono nella ricerca cubista: si apre la fase del 'Cubismo Analitico': destrutturazione totale del soggetto, ricomposizione delle singole masse volumetriche rappresentate analiticamente sotto molteplici punti di vista come solidi geometrici, riconduzione ad unità secondo una forma emetica e astratta:  in mostra, tra le opere 'Uomo con Chitarra' e 'Violino'.
Il 1912 segna l'ingresso del 'collage' nella Storia dell'Arte, ad opera di Braque e Picasso, e apre la fase del 'Cubismo Sintetico', in cui le forme, sempre analizzate in maniera cubista, sono rappresentate nelle loro linee essenziali. In mostra, diversi lavori polimaterici.
Il periodo della I Guerra Mondiale vede la collaborazione di Picasso con 'I Balletti Russi', per i quali realizza vari costumi e scenografie. E segna anche il rapporto con la ballerina russa Olga Kochlova, per la quale realizza il ritratto 'Olga in poltrona' (1917-'18), e dalla quale avrà il figlio Paulo, di cui il Museo Nazionale Picasso possiede il ritratto col costume d'Arlecchino.
Durante gli anni '20 si assiste ad un ritorno alla rappresentazione figurativa (e si parla di 'Periodo classico'), senza però abbandonare quella cubista. Infatti dal 1925 fa ingresso l'estetica del pensiero Surrealista, e Picasso rielabora i propri soggetti deformandoli in modo fantastico, zoomorfico e 'mostruoso'.
Tale ricerca verrà approfondita negli anni '30, periodo fecondo di sculture e ritratti dedicati alla nuova compagna, Maria Teresa Walter.
Un'altra donna compare all'orizzonte, nuova musa ispiratrice: la fotografa Dora Maar.
Donna colta, intraprendente, forte ed elegante, è la protagonista dei ritratti della seconda metà degli anni '30, quando Picasso comincia  a realizzare sculture con oggetti di scarto, che vengono poi assemblati e tradotti in gesso e in bronzo.
Gli anni della seconda guerra mondiale vedono una riduzione della produzione pittorica,e sono comunque contrassegnati dalla presenza del concetto di morte, violenza, aggressione e da tonalità scure. Diverse saranno le nature morte con teschi di animali, sia in pittura che scultura.
Gli anni '50 e '60 sono caratterizzati dall'interesse di Picasso per la ceramica, e per la rivisitazione di quadri di grandi artisti della Storia dell'Arte, come Velasquez, Rembrandt, Manet, nonchè un ritorno alla componente sensuale ed erotica, già espressa nelle incisioni degli anni '30 dedicate al Minoaturo, con la 'Minotauromachia'. Prolifico fino alla morte avvenuta nel 1973, a 92 anni, Picasso continua ad affermare che la pittura, sua prima 'amante' fin dalla giovinezza, lo domina... e gli 'fa fare ciò che vuole'.
Con Antonio Laviano visita guidata avvincente, per capire il genio cubista di Picasso.


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