lunedì 15 ottobre 2018

Visita guidata al PARCO SEMPIONE


Visita guidata al Parco Sempione

La città di Milano offre tanti scorci pittoreschi ove scoprire inaspettate sorprese. Uno di questi è il Parco Sempione.
Il parco nasce nel 1893 nella zona compresa tra il Castello Sforzesco e l'Arco della Pace, progettato dall'ingegnere Emilio Alemagna e realizzato sul modello dei giardini inglesi, con laghetti, viottoli, collinette artificiali. Esso ricopre l'area di circa 47 ettari, che era già zona boschiva sotto i Visconti – Sforza, poi trasformata in piazza d'armi e utilizzata per le esercitazione dei soldati fino all' '800.
Nel frattempo l'area si era arricchita dell'Arena in stile neoclassico, durante il dominio napoleonico (progetto dell'architetto Luigi Canonica, del 1806, ove si tenevamo giochi, manifestazioni circensi e battaglie navali) e anche l'Arco del Sempione (progettato dall' architetto Luigi Cagnola e terminato nel 1838), nato all'inizio di corso Sempione, per celebrare le vittorie di Napoleone Bonaparte, finì per essere intitolato alla Pace, dopo la sua sconfitta e il ritorno degli austriaci sul dominio di Milano.
Ma nel parco si erano anche tenute grandi esposizioni, come quella nata per celebrare il traforo del Sempione, e quella Universale del 1906, ove per l'occasione era stato realizzato in stile Art Nouveau il Padiglione dell'Acqua, progettato da Sebastiano Locati, parzialmente distrutto dai bombardamenti del '43, successivamente ristrutturato e trasformato in acquario civico.
Nel 1933, in occasione della "Esposizione Triennale delle arti decorative industriali e moderne" (nata come Biennale a Monza nel 1923, su idea di Guido Marangoni), veniva costruito per l'occasione il Palazzo dell'Arte, progettato da Giovanni Muzio e regalato alla città grazie alla donazione del senatore Antonio Bernocchi.
Il palazzo, da quel momento sede di tutte le esposizioni Triennali, fu costruito come un grande parallelepipedo dotato di due ingressi (uno monumentale, su viale Alemagna; l'altro con porticato che affaccia sul parco), costruito con mattone clinker e granito di Baveno, dotato di finestre a nastro, tetto con copertura a sheds,  stile di compromesso tra l'architettura industriale e il monumentalismo di ispirazione classica dell'epoca compresa tra le due guerre (scalone interno e salone delle cerimonie). La direzione artistica fu affidata a Gio' Ponti e Mario Sironi, per celebrare in grande la nuova Triennale, e nel parco per l'occasione erano state allestite una trentina di strutture architettoniche provvisorie come possibili modelli di case contemporanee.
Da allora, con cadenza grossomodo Triennale (salvo interruzioni a causa della Guerra e per le contestazioni sessantottine), le manifestazioni continuano ancora oggi, sono curate dalla Fondazione Triennale e nel Palazzo dell'Arte è stato istituito anche il Museo del Design.




Durante la X Triennale (1954), viene costruito il Padiglione della Cementeria Merone, in forma circolare con tetto a chiocciola in stile origami, da Parisi -Longhi- Antonietti.
Realizzato in cemento armato e vetro, è posizionato sulla collinetta del cosiddetto “monte Tordo”, in sostituzione di un padiglione liberty non piu' esistente, ed oggi ha funzione di biblioteca.
Si sviluppa circolarmente attorno alla scultura astratta di Francesco Somaini, ed è decorato con i lavori a bassorilievo di Mario Radice, Bruno Munari, Umberto Milani, ad esso contemporanei.
A poca distanza della Biblioteca vi è la scultura tardo ottocentesca di Francesco Barzaghi di Napoleone III a cavallo, su un basamento con i nomi dei soldati francesi caduti in guerra durante le battaglie per la liberazione del regno lombardo-veneto.
Altra costruzione del periodo è il Bar Bianco, nato su progetto di Riccardo Griffini, inizialmente nato per la distribuzione di latte della Centrale del Latte di Milano, per i bambini frequentatori del parco. In cemento amato e pietra, oggi conserva la funzione di bar.
Nel parco però sono presenti anche alcune opere del progetto “Contatto Arte-Città”, realizzate in occasione della XV Triennale del 1973. Il progetto, guidato da Giulio Macchi, ha visto la collaborazione di una quindicina di artisti. Tra questi Arman, De Chirico, Burri, Roccamonte, dei quali è possibile ammirare (e sperimentare) opere in situ.
Il progetto presupponeva la realizzazione di opere create con materiale di produzione industriale (ferro, cemento, alluminio ecc.) con lo scopo di coinvolgere anche i cittadini di Milano nella fruizione delle stesse. Quasi tutte realizzate nel parco, poche di queste sono sopravvissute.
Ci si puo' accomodare su "Accumulazione musicale con seduta", di Arman: si tratta di una struttura a gradoni in cemento ove sono inserite sedie di ferro, che rappresenta la postazione degli strumentisti di una orchestra; il podio del direttore d'orchestra invece è un parallelepipedo di cemento nel quale sono inserite sezioni di strumenti musicali a fiato o stampate nel cemento.
Nel parco della Triennale invece troviamo i "Bagni Misteriosi" di Giorgio De Chirico. Opera pinto-scultorea in pietra di Vicenza, rappresenta un soggetto della metafisca dechirichiana, con bagnanti, cabine, una piscina con fondo decorato tipo parquet di legno a spina di pesce, un cigno e un pesce.
Di Giorgio Roccamonte è presente una struttura in cemento intitolata “Chiosco scultura”, che rappresenta i suoi tipici personaggi-robot, in questo caso uniti a formare una specie di chiostro.
Nel 2015 è stato ricostruito il Teatro Burri, altra opera del '73 (un palco in cemento armato sopraelevato da terra, con sei quinte in acciaio bianche e nere, alte sei metri ove ognuno puo' diventare estemporaneo protagonista e spettatore), realizzato su progetto di Alberto Burri, ma distrutto nel 1989.
A poca distanza da queste opere e' possibile ammirare il Ponte delle Sirenette, progettato dall'ingegnere Francesco Tettamanzi con figure modellate da Benedetto Cacciatori, realizzato tra il 1840-42, primo ponte in ghisa di Milano, una volta presente sul Naviglio di Via Visconti di Modrone; alla copertura dei navigli nel '30, fu accorciato e posto sul laghetto nel parco Sempione.
In occasione della Triennale del '33 venne costruita anche la Torre del Parco, progettata da Gio' Ponti e Cesare Chiodi, in tubi di acciaio Dalmine imbullonati, alta piu' di 107 metri: dotata di un belvedere al quale si accede mediante ascensore, da lì è possibile ammirare il panorama della città di Milano. Ristrutturata grazie al contributo della Società Fratelli Branca, storica azienda di produzione del famoso liquore Fernet Branca, oggi la torre è di nuovo visitabile.
Si conclude cosi' la visita guidata al Parco Sempione con la salita mozzafiato sulla Torre Branca, per godere anche dall'alto delle meraviglie che sa offrire Milano.

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