venerdì 12 gennaio 2018

mostra Toulouse Lutrec
Palazzo Reale Milano

Palazzo Reale, dal 17 ottobre 2017 al 18 febbraio 2018, presenta la mostra dal titolo “Toulouse Lautrec – il mondo fugace”.
Si tratta di una esposizione monografica di circa 250 opere di Toulouse Lautrec, prevalentemente di provenienza dal Museo Toulouse Lautrec di Albì, che ripercorre l'intera carriera dell'artista, morto precocemente all'età di circa 37 anni.
Nato ad Albi, nella Francia meridionale, nel 1864 da genitori provenienti da due delle famiglie nobili piu' antiche ed illustri di Francia, Henry de Toulouse-Lautrec matura il proprio talento artistico a contatto con il mondo di Montmartre, che dalla seconda metà dell'800, comincia a diventare uno dei quartieri del divertimento più apprezzati e famosi di Parigi.
La mostra si apre con un percorso fotografico-biografico dell'artista, mettendo in evidenza anche l'uso della fotografia non solo quale strumento d'ausilio per la sua produzione artistica, ma anche quale mezzo per farsi immortalare in varie pose e costumi, evidenziandone il carattere ironico e giocoso, che caratterizzera' anche parte delle sue opere.
La sala dedicata ai lavori iniziali è anche tematica: infatti ha ad oggetto quadri, disegni e litografie con cavalli e cani, primi soggetti di interesse e indagine grafico-pittorica, che saranno presenti in tutta la carriera (es. 'Il fantino' (1898));
seguono poi ritratti di impostazione accademica, eseguiti nel periodo dell'apprendistato presso gli studi degli artisti Bonnat e Cormon(1882 -'86), ma anche lavori della produzione piu' matura, ove Toulouse Lautrec ha ormai raggiunto padronanza di stile e notorieta' (ritratti di dandies e amici), con particolare interesse verso la figura femminile dai rossi capelli (Carmen, Jean Avril).
La mostra prosegue con il mondo dei cabaret e dei cafè-concerto di Montmartre, con i suoi protagonisti immortalati nei manifesti che hanno dato fama a Toulouse Lautrec, agli artisti che vi si esibivano (la Goulue, Jean Avril, Cadieux, Aristide Bruant, May Belfort), e ai locali stessi (Moulin Rouge, Eldorado, Mirliton). Viene messa in evidenza la portata innovativa nella grafica di Lautrec che, attraverso un raffronto con le stampe giapponesi, fonte di ispirazione e impostazione strutturale delle opere stesse, provvede ad innovare l'arte litografica pubblicitaria.
Altre sale monografiche sono dedicate alle soubrette Yvette Gilbert e alla ballerina americana Loie Fuller (quest'ultima vero simbolo dell'ArtNouveau, con la sua danza serpentina, riprodotta in un cortometraggio dei fratelli Lumiere), al pari ritratte da Lautrec con la sua caratteristica linea sintetica, efficace, ironica ma avanguardistica.
L'interesse di Toulouse Lutrec si volge al teatro, e in mostra vi sono diverse litografie che rappresentano momenti e scorci di questi ambienti, con ritratti di attori in scena o in costumi tipici (Marcelle Lender è la sua musa del periodo).
Segue l'esposizione di litografie ed opere a olio dedicate alle ragazze delle case chiuse, pensate e realizzate nel periodo in cui Lautrec viveva e lavorava a fasi alterne nei bordelli per frequentatori agiati (1892 -96), e coronata dall'album “Elles”: per questa raccolta di 11 litografie a tema, egli si ispira, nella ideazione, alle stampe erotiche giapponesi di Utamaro, ambientate nelle “Case verdi” del quartiere di piacere di Edo (in mostra, una saletta è dedicata a queste ultime).
Varie litografie poi hanno ad oggetto altri temi verso i quali Lautrec ha avuto interesse (es. l'album di litografie con disegni ispirati a canzoni popolari).
La mostra si chiude con una raccolta di manifesti: creati per altre collaborazioni (riviste, case editrici, concorsi, ditte di produzione di articoli sportivi, litografici e fotografici) e realizzati al culmine della carriera, costituisco il testamento grafico di un' artista che, pur appartenendo al mondo ottocentesco, si proietta nella modernità novecentesca, prima di morire per complicazioni dovute all'alcolismo e alla sifilide nel 1901.

Antonio Laviano esegue la visita guidata interpretando sotto forma di “tableau vivent” i vari personaggi ritratti da Lautrec, trasformando la stessa in un vero e proprio show, nello spirito della mostra e del carattere dell'artista.



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